Tante le innovazioni tecnologiche che rivoluzioneranno il nostro modo di vivere presentate all’evento “Makerstown”, organizzato a Bruxelles da ThinkYoung
Bruxelles – In futuro i ciechi potranno “vedere” le maggiori espressioni artistiche del mondo. La tecnologia, in continua evoluzione, permetterà infatti alle persone ipovedenti di poter “tradurre” in parole la maggior parte delle opere d’arte presenti nelle città del globo. Riguardo a tale tema è da segnalare Tooteko, il team italiano che, grazie a degli anelli composti da un chip permetterà ai non vedenti di ricevere feedback audio sul proprio cellulare che descriveranno i monumenti “osservati” durante l’esplorazione tattile di riproduzioni in scala. Oltre a questa, altre innovazioni tecnologiche sono state presentate durante l’evento Makerstown, organizzato ieri da ThinkYoung, un’organizzazione no-profit che lavora per i diritti dei giovani, all’interno del Museo dell’Automobile di Bruxelles.
“Eventi come Makerstown sono fondamenti per permettere alla produzione europea di integrare tutte le nuove tecnologie nel tessuto industriale tradizionale. Per questo motivo, in questo evento, abbiamo deciso di dare un’idea di come potrebbe configurarsi il futuro della nostra società”. Queste le parole con cui Andrea Gerosa, fondatore di ThinkYoung, ha chiuso l’evento.
Giovani imprenditori, start-up e aziende hanno mostrato al pubblico alcune delle novità in fatto di evoluzione tecnologica che potrebbero portare a rivoluzionare i settori della robotica, dell’istruzione, dell’educazione e della salute. Limix Srl, uno spin-off dell’Università di Camerino, ha presentato Talking Hands, un dispositivo indossabile che consente la traduzione della LIS ( lingua internazionale dei segni) in voce. Come ridurre i consumi energetici è invece lo scopo di Birobot, un dispositivo brevettato da Marco Santarelli che, tramite il suo algoritmo interno, porta a termine una diagnosi dei consumi energetici in tempo reale in differenti tipi di edifici, identificando ogni causa possibile di spreco e misure di mitigazione correlate. Grande interesse è stato suscitato anche da iCub, un robot androide costruito dall’Istituto Italiano di Tecnologia.
Fonte: http://www.eunews.it/2017/06/21/ecco-come-i-ciechi-potranno-vedere-larte/88403