Pubblicato il bando per avviare 60 tirocini giudiziari presso la Corte di Cassazione.
La Suprema Corte di Cassazione, ha pubblicato un bando per reclutare 60 tirocinanti da affiancare ai magistrati per un periodo di 18 mesi (dal 25 ottobre 2017 al 24 aprile 2019).
Domanda di partecipazione e requisiti
La domanda di partecipazione, scaricabile dal sito ufficiale, deve essere inviata entro il 15 settembre 2017, ore 14:00, presso l’Ufficio del Segretariato Generale della Cassazione, unitamente alla documentazione comprovante il possesso dei requisiti richiesti per l’ammissione e una copia di un documento d’identità. La domanda potrà essere presentata personalmente oppure trasmessa con mail semplice all’indirizzo [email protected], allegando eventualmente anche un breve scritto motivazionale, non più lungo di una cartella.
Possono presentare domanda i laureati in giurisprudenza, il cui corso di laurea abbia durata non inferiore a 4 anni. Essi devono aver conseguito un punteggio di laurea non sia inferiore a 105/110, oppure possedere una media complessiva non inferiore a 27/30 relativamente ai seguenti esami: diritto costituzionale, diritto privato, diritto processuale civile, diritto commerciale, diritto penale, diritto processuale penale, diritto del lavoro e diritto amministrativo. Laddove il piano di studi preveda più moduli per un singolo esame (ad esempio diritto costituzionale 1, diritto costituzionale 2, ecc.), occorre indicare il voto medio, ponderato ai crediti.
Non saranno ammesse domande di tirocinanti già ammessi in altri uffici, anche qualora abbiano interrotto il rapporto per qualunque motivo.
I laureati non devono aver compiuto 30 anni al momento di presentazione della domanda, e devono disporre dei requisiti di onorabilità, vale a dire non aver riportato condanne per delitti non colposi o a pena detentiva per contravvenzioni, e non essere stati sottoposti a misure di prevenzione o sicurezza.
Qualora le domande presentate dovessero superare i posti disponibili, verrà pubblicata in data 15 ottobre 2017 una graduatoria riconoscendo preferenza, nell’ordine, a: media degli esami indicati; punteggio di laurea; minore età anagrafica; idoneità al bando 2016 della Cassazione non seguita da ammissione per carenza dei posti disponibili, eventuali corsi di perfezionamento in materie giuridiche successivi alla laurea.
Che cos’è il tirocinio giudiziario
Il tirocinio giudiziario non costituisce un rapporto di lavoro, e pertanto non può dar diritto ad una retribuzione vera e propria. Tuttavia è previsto per legge che i tirocinanti possano beneficiare di una borsa di studio, d’importo non superiore a 400 euro mensili. Tale borsa viene erogata al termine di una procedura di liquidazione delle risorse disponibili, annualmente stanziate, gestita direttamente dal Ministero della Giustizia e disciplinata con apposito decreto, pubblicato normalmente nel periodo che va tra maggio e luglio. Generalmente tali risorse vengono erogate non mensilmente, ma in una o due soluzioni dopo la conclusione dell’anno di riferimento (ad esempio le borse per l’anno 2016 saranno erogate alla fine del 2017). La borsa di studio non è sempre garantita a tutti i tirocinanti: qualora le risorse stanziate a livello nazionale non siano sufficienti, tali “rimborsi” verranno riconosciute in base ad una graduatoria determinata dai livelli reddituali.
Il contenuto dello stage è rimesso alla discrezione dei singoli magistrati formatori, i quali potranno assegnare ai tirocinanti i compiti consentiti dalla legge. Fra questi rientrano potenzialmente:
Attività preparatorie all’udienza
– verifica e riordino dei fascicoli delle udienze (con controllo della completezza degli atti nel fascicolo);
– preparazione delle udienze con studio dei fascicoli indicati dal magistrato;
– predisposizione delle c.d. “schede del procedimento”, ovvero di schemi ove sintetizzare gli aspetti essenziali della causa (parti, oggetto della lite, richieste, questioni preliminari, questioni giuridiche, sintesi delle udienze e dell’istruttoria svolta, ecc.);
– discussione con il magistrato in merito alle questioni più rilevanti previste nelle cause per cui vi sarà udienza.
Attività in udienza
– assistenza alle udienze del giudice formatore;
– verbalizzazione, sotto la direzione del giudice, anche tramite apparecchiature informatiche;
– segnalazioni per la cancelleria relative alle cause d’udienza (annotazioni, ricerca atti o supporti mancanti, richiesta di stampa di atti depositati solo digitalmente).
Attività successive all’udienza
– studio e discussione dei fascicoli assegnati dal magistrato;
– partecipazione alle camere di consiglio;
– redazione di bozze dei provvedimenti giudiziali (sentenze, ordinanze, decreti);
– ricerche giurisprudenziali e dottrinali;
– massimizzazione delle sentenze più rilevanti del magistrato formatore, anche allo scopo di creare e gestire un archivio giurisprudenziale personale del magistrato;
– creazione, gestione ed aggiornamento di un archivio di dottrina e giurisprudenza del magistrato o dell’ufficio giudiziario;
– ammissione ai corsi di formazione decentrata organizzati per i magistrati da parte della Scuola superiore della magistratura.
Obblighi del tirocinante
I tirocinanti in Cassazione dovranno garantire una presenza non inferiore a 2 giorni a settimana, come indicato espressamente nel bando.
Ciascun ammesso deve astenersi dallo studio di fascicoli o dalla partecipazione alle udienze relative a cause in trattazione innanzi il magistrato formatore che riguardino parti assistite dallo studio legale dove si svolge o dove si è svolta la pratica forense.
Durante tutta la durata del tirocinio, lo stagista non può compiere attività professionale dinanzi la Corte di Cassazione. Tali situazioni di conflitto d’interesse vengono meno una volta terminato lo stage. Sono consentite invece, durante lo stage, altre attività quali la pratica forense (eccetto presso la Cassazione stessa), la frequenza di una SSPL, il dottorato di ricerca, master o corsi di perfezionamento, purché ciò avvenga con modalità compatibili alle tempistiche che saranno richieste dal tirocinio in Cassazione.
Gli stagisti ammessi sono inoltre tenuti alla riservatezza su notizie ed informazioni acquisite durante il periodo di formazione.
Vantaggi dello stage
L’esito positivo del tirocinio giudiziario dà diritto ad una serie di vantaggi: è titolo per accedere al concorso in magistratura (ordinaria); è valutabile per un periodo pari ad un anno di pratica forense o notarile; toglie un anno di frequenza delle SSPL; costitusce titolo di preferenza per la nomina a giudice onorario e a vice procuratore onorario; costituisce titolo di preferenza, a parità di merito, nei concorsi indetti dall’amministrazione della giustizia (inclusa la giustizia amministrativa) e dall’Avvocatura dello Stato; costituisce titolo di preferenza, a parità di titoli e di merito, nei concorsi indetti da altre amministrazioni statali.
Fonte:https://www.laleggepertutti.it/170987_60-posti-per-stage-retribuiti-in-cassazione